UNIONE DEI COMUNI, CLIMA INCERTO E MOLTI DUBBI ANCORA DA CHIARIRE
Unione dei comuni, si va verso una frenata. Dal consiglio comunale di Savignano Irpino tenutosi martedì 11 dicembre, infatti, è emerso un clima di profonda incertezza. Il gruppo di opposizione composto da Nicodemo Ciruolo, Angela La Porta, Olimpia Roberto e Teresa Lombardi ha, infatti, presentato la richiesta di annullamento della delibera di giunta n. 111 del 21 settembre 2012.
“Dal consiglio è emersa una profonda leggerezza della maggioranza, o meglio di parte della giunta – ha spiegato la consigliera Teresa Lombardi – nella scelta di intraprendere la strada dell’unione, inoltre, non ha considerato neppure lontanamente le alternative, quale ad esempio la convenzione. Altro aspetto rilevante è il mancato coinvolgimento dei cittadini. Non c’è stato confronto né richiesta di collaborazione con l’intero consiglio. A mio avviso, il percorso intrapreso dal sindaco Ciasullo è fallimentare se vogliamo pensare ad un beneficio in termini di sviluppo delle nostre realtà”. La Lombardi prosegue: “Ciasullo ha detto di non essere sicuro di aver fatto la cosa giusta ma di essere stato costretto a fare tutto in maniera affrettata perché la legge lo impone”. La legge obbliga i comuni come i nostri a mettere insieme servizi: “Dietro però non c’è un ragionamento organico sull’unione dei comuni, ma si gioca ad improvvisare”. Non si è parlato di sanità, quello che dovrebbe essere il primo vero servizio accorpato: “No, nessuno è entrato nel merito dei servizi da mettere in comune. Si è semplicemente discusso della delibera di giunta e dell’opportunità o meno di fare l’unione ed dalla discussione è emerso che si tratta di una scelta improvvisata dettata dalla fretta di adempiere ad un obbligo imposto dalla legge. A mio avviso, se si deve fare un’unione è meglio farla quanto più estesa possibile, includendo quindi i comuni di Ariano, Zungoli, Casalbore e Montecalvo, oltre ai nostri. Questo, affinché ci possano essere realmente dei vantaggi in termini di servizi per il nostro territorio. Si pensi ad esempio all’azienda dei trasporti arianese: si potrebbe estendere il servizio di circolare anche a noi”. Se non si arriverà a definire l’Unione entro il prossimo 31 dicembre, si pensa a creare un’associazione dei comuni: La legge prevede strumenti quali le convenzioni e le fusioni per mettere in comunione i servizi, com’è avvenuto per il segretario comunale”. La proposta sarà messa ai voti nella seduta ordinaria di consiglio, nel frattempo si procederà con l’assemblea pubblica per accogliere le idee dei cittadini e degli amministratori del circondario.
2012-12-15 17:20:18
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